Serata da… Macedonia!

Azioni pazze, sconsiderate, tanto imprevedibili da sembrare irreali o frutto dell’immaginazione. Quante volte ci è capitato di uscire per una normale serata con le amiche e senza aver bevuto, sembrare più ubriache che dopo essersi scolate una bottiglia di vodka?! Il mondo in quelle sere acquista colori nuovi, e non importa se quella che è appena finita è stata una giornata da dimenticare, un incubo ad occhi aperti, l’unica cosa che puoi fare è sorridere anche se non tutto va come ci si aspetta.

Ad esempio nessuno poteva prevedere di essere minacciata da un buttafuori alto 2.50 metri per 200 kg di essere mandata fuori dal locale solo perchè si è chiesto di fare entrare uno sfigatello con la sciarpa alla Pavarotti che, era evidente, non aveva i sedici anni. O dover andare a recuperare delle amiche nella sala afro cercando di passare inosservate tra la folla che si dimenava come un branco di scimmie. Ma il culmine viene raggiunto quando si scopre che il ragazzo con cui hai appena finito di limonare è macedone, lo dici alle amiche e il discorso risulta più o meno così:
X: Sapete che il ragazzo che ho baciato era macedone?!
Y: Macedone…. e dai, almeno era carino.
Z: Allora è stata una bella limonata!
Beh cosa si può aggiungere per chiudere questa storia senza capo ne coda? Non lo so, ma di sicuro devo ringraziare tante persone perché hanno permesso a serate come questa di esistere e sono sicura che continueranno ad esserci grazie a loro. Le mie pazze.
– M.

Pazzi sono tutti e non lo è nessuno…

Non è ancora stato trovato un criterio per giudicare la pazzia, non uno realmente attendibile almeno…
Insomma, chi può permettersi di definire qualcuno o qualcosa pazzo?
Viviamo in un mondo in cui tutto è relativo e di conseguenza ciò che è pazzo per me non lo è per te….
L’unica conclusione a cui possiamo giungere è che l’essere umano è pazzo solo perchè ha pensato di poter discriminare qualcosa o qualcuno come “pazzo“…

– S.

Gli uomini sono così necessariamente pazzi, che il non essere pazzo equivarrebbe ad essere soggetto a un altro genere di pazzia.”
– Blaise Pascal-